L’infinito mondo della Didattica A Distanza

Abbiamo cominciato a sentir parlare di Didattica A Distanza verso Marzo 2020; e poi, non abbiamo più sentito parlare d’altro intorno al tema scuola. Tutto il vociare su questo tema è iniziato a causa delle misure restrittive/contenitive della diffusione del virus Covid-19: bisogna fare scuola ma lontani, a distanza appunto.

Questo adattamento ha conseguentemente portato la scuola a doversi per forza modificare. La classica lezione interattiva, o frontale, fatta dentro le mura scolastiche ha lasciato spazio alla lezione rivolta a degli alunni all’interno dello schermo del computer, stando comodi a casa.

Inizialmente tutti noi l’abbiamo vissuta come una pacchia. Ma una cosa è bella solo se la viviamo per un periodo limitato di tempo. Infatti, il secondo Lockdown, il secondo ricorso alla distanza sociale forzata, ha cominciato a “starci un po’ stretta”. La bellezza del fare tutto comodi a casa ha lasciato spazio alla rabbia del dover stare in casa.

Questa tematica l’avevamo già affrontata nell’articolo “FAD: Il lavoro dell’insegnante è in pericolo?“. Ma vediamo come, a distanza di un anno e mezzo, le cose sono cambiate, o non cambiate.

Il nuovo metodo di insegnare allo schermo

I primi a spaventarsi alla parola “Lezione tramite computer“, non sono stati gli alunni, ma i docenti. Computer? Lezione tramite Google Meet? Cosa sono? Queste sono le primissime domande che sono passate per la mente dei docenti. Perché spiegare non è un problema; come si faceva a scuola, così anche tramite pc. Il vero dilemma è: come si usa questo pc? Gli alunni mi sentiranno? Capiranno bene tutto?

In aiuto tempestivamente sono arrivati i “Webinar“, che hanno permesso ad ogni docente di acquisire conoscenze in più, e sempre più approfondite, in merito al pc, internet e alla Didattica Digitale. Grazie ai corsi extra, finalmente, i docenti sono riusciti a ricreare la loro classe, ma virtualmente. Le difficoltà, ovviamente, non sono sparite, ma quasi certamente si sono alleviate.

Gli insegnanti, e le insegnanti, si sono adattati/e all’enorme cambiamento che è avvenuto nella didattica. Sono emersi ancora più prepotentemente problemi che già esistevano. Ma la scuola è andata avanti. Almeno per gli insegnanti. E per i ragazzi?

Dalla parte degli alunni: pigiama o maglietta?

Tre parole chiave: “Casa“, “Scuola“, “Computer“. Le parole perfette per gli alunni, poter “seguire” le lezioni da casa. L’unico ostacolo a tutti i preparativi fatti nella mente è la Webcam: come poter rimanere visibile al professore e poter rimanere comodo a letto? Semplice! Cambiamo lo sfondo e fingiamo di essere in ufficio.

A parte il risvolto più allegorico della Didattica A Distanza, bisogna dire che questo sistema hafavorito il blocco della diffusione della Pandemia che ci ha colpiti; ma non ha per niente aiutato gli studenti, che si sono ritrovati a dover stare per ore e ore di fronte ad uno schermo, che prima usavano molto meno. Ciò ha portato sicuramente ad una stanchezza eccessiva, che potrebbe tranquillamente essere catalogata come immotivata. Ma effettivamente stare tantissime ore seduti davanti al computer stanca molto; enormemente di più che una giornata di scuola.

Oltre all’aspetto fisico, un’ulteriore difficoltà è legata anche alla parte didattica. Fare lezione davanti ad un pc e, soprattutto a casa, circondato da stimoli distraenti è molto più complicato. Studiare e seguire una lezione spiegata in presenza a scuola è diverso che assistere da uno schermo del computer ad una lezione limitata, sia nel contatto umano, sia nella metodologia didattica. Viene a mancare anche solo quel contatto umano che si ha quando si interagisce a tu per tu.

Questi vincoli hanno cambiato qualcosa nella preparazione scolastica, e non, dei ragazzi. Hanno studiato come a scuola ma da casa in questo periodo di Emergenza Pandemica. Ciò ha anche accentuato le insicurezze e la continua voglia di raggiungere la perfezione, senza Errare o Perseverare. Perché solo così si può dimostrare agli altri che io sono al pari di tutti; non ho risentito dei limiti di questo periodo storico. Anche se risentirne è inevitabile.

Mi piacerebbe continuare il discorso sentendo le opinioni di altre persone, che siano anche contrarie a ciò che è stato scritto. Perché vorrei comprendere altri punti di vista su questo argomento. Cercare di dare una risposta agli interrogativi che mi pongo. Quindi, se ti fa piacere lascia un commento!!! Se ti interessano questi argomenti puoi anche contattarmi anche dal seguente sito: https://equipepedagogicasportivaedinclusiva.wordpress.com/. O visita la pagina Facebook: Giocando con la Pedagogia.